Un vero manuale, scritto da due esperti professionisti nel settore (rispettivamente una psicologa e un magistrato), per fornire risposte concrete, tecniche, scientifiche e normative
su cosa si può fare nei casi di maltrattamenti e stalking.
Un testo rivolto a psicoterapeuti, psichiatri,
consulenti dei Tribunali, operatori della devianza.
Maltrattamenti e stalking: violenze che troppo spesso sfociano in omicidi efferati, se non gestite con professionalità e tempismo.
Occorre
riconoscere i segnali di rischio e valutarne la pericolosità, applicare la norma, tutelare la vittima, intervenire in maniera efficace e professionale da parte di tutti gli operatori che si trovano a gestire questi casi anche attraverso l'utilizzo di strumenti efficaci che possono aiutare a predisporre interventi atti a prevenire la recidiva e meglio riconoscere le condotte poste in essere.
Questo manuale scritto da due esperti professionisti nel settore, la professoressa Anna Costanza Baldry, psicologa e
criminologa, che ha messo a punto negli anni, anche in collaborazione con l'Associazione Differenza Donna e il Centro Studi Cesvis del Dipartimento di Psicologia della Seconda Università degli Studi di Napoli, e il consigliere Fabio Roia, magistrato e già membro del Consiglio Superiore della Magistratura, fornisce risposte concrete, tecniche, scientifiche e normative su cosa si può fare nei casi di maltrattamenti e stalking, guidando il lettore nella comprensione degli strumenti, loro vantaggi, limiti, e ambiti di applicazione, attraverso anche una disamina anche delle più recenti sentenze che costituiscono un importante supporto a tutti coloro che operano nel settore.
Gli autori
Anna Costanza Baldry, psicologa e criminologa, è professore associato presso la SUN, Dipartimento di Psicologia. Responsabile del Cesvis e dello sportello antistalking Astra del Centro per Donne in Difficoltà della Provincia di Roma gestito dall'Associazione Differenza Donna, collabora con l'Istituto Intervict dell'Universi
tà di Tilburg.
Fabio Roia è magistrato dal 1986. Già sostituto procuratore presso la Procura ordinaria del Tribunale di Milano addetto dal 1989 al Dipartimento competente per i reati in danno di soggetti deboli, è stato componente del Consiglio Superiore della Magistratura nella consiliatura 2006-2010.