In queste pagine l'autore tratta del segreto della saggezza umana e cristiana che si cioncretizza nell'homo ludens.
Muovendosi dal punto in cui è giunto Huizinga - nell'ultima pagina del suo Homo ludens - l'autore tenta una interpretazione teologica e religiosa del gioco
Dalkla putrida dissoluzione dell'epoca delle gazzette si può risalire all'interiore disciplina dell'austerità monacale, imparando a fare della propria vita un gioco, il cui slancio libero ed estroso è però possibile soltan
to all'uomo che nel dolore e nel rigore sa vivere una vita sobria di abnegazione assoluta
Un uomo che possegga questa castale serenità può tutto inserire in questo gioco meraviglioso:le sentenze classiche di un passo della bibbia, le massime di un padre della chiesa o del messale romano, una melodia di Mozart.
Un uomo siffatto possiede la lieta libertà dello spirito, lo slancio altristico, il disinganno rasserenato, l'incedere leggero di chi ha il mondo sotto di sé e nulla di ciò che è
terreno altera co12.28 15/05/2011l considerarlo troppo serio
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