Quand'è che il compromesso politico è accettabile e quando si tratta invece di qualcosa di "sporco"?
E cosa fare se un sordido compromesso è necessario sul piano politico?
L'arte del compromesso è una grande virtù politica, soprattutto se la si esercita nell'interesse della pace e del bene comune. Ma vi sono limiti morali oltre i quali diviene inaccettabile.
A confronto sono qui due visioni: una "economica", per la quale non esistono beni che non siano scambiabili; l'altra, "etica" o "re
ligiosa", che considera certe transazioni un tabù assoluto. Attraverso un'ampia gamma di esempi - tra i quali il trattato di Monaco, la conferenza di Yalta e i negoziati arabo-israeliani - Margalit getta una luce nuova su un dilemma antico, oltre che sulle stesse nozioni di guerra, pace e giustizia.
L'autore
Avishai Margalit è professore emerito di Filosofia nell'Università ebraica di Gerusalemme e George F. Kennan Professor all'Institute for Advanced Study di Princeton. Fra le sue opere trado
tte in italiano: "Occidentalismo. L'Occidente agli occhi dei suoi nemici" (con I. Buruma, Einaudi, 2004). Il Mulino ha pubblicato anche "L'etica della memoria" (2007).
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