Parigi, agosto 1944. I soldati tedeschi, i boche, come li chiamano i parigini, hanno appena abbandonato la capitale, quando Daniel e Max Berenzon, scappati, come migliaia di altri ebrei, al primo apparire degli aerei della Luftwaffe nel cielo francese, fanno ritorno in Rue de La Boétie.
Durante la loro assenza durata quattro anni, Daniel Berenzon, il padre, ha coltivato un solo pensiero: riprendere possesso della sua straordinaria collezione di quadri, esposta per anni nella sua rinnomata galle
ria. Opere di Bonnard, Braque, Mirò, Toulouse-Lautrec e, soprattutto, di Manet, in particolare Les amandes, un quadro che l'artista dipinse al termine della sua vita, con il fisico ormai devastato dalla sifilide, e che Berenzon ha sempre custodito con cura e mai osato vendere.
Max, il giovane figlio ed erede del mercante, si ritrova invece a Parigi con una sola speranza nel cuore: rivedere Rose Clément, l'assistente di suo padre, una ragazza dalla bellezza abbagliante che sembra uscita da un
quadro di Ingres.
Padre e figlio non tardano, tuttavia, a imbattersi nella più crudele delle scoperte: l'intera collezione di quadri è stata trafugata e di Rose Clément non vi è nemmeno l'ombra
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