"Un libro destinato a rimanere come un punto di riferimento per gli studi ma anche capace di coinvolgere il lettore" (Giuseppe Berta) Il 21 aprile 1980 chiude il manicomio di Trieste. Per la prima volta un ospedale psichiatrico viene dichiarato soppresso. La legge 180, approvata due anni prima, ha aperto una nuova epoca nella cura delle malattie mentali. E' il punto d'arrivo di un percorso che, dagli inizi del Novecento, ha interessato l'intera societą italiana. Riportando le voci di chi ne f u testimone e attore - medici, giornalisti, fotografi, scrittori, registi, ma anche ex degenti e cittadini - il libro racconta momenti e personaggi di una straordinaria vicenda che, con il nome di Basaglia, farą il giro del mondo. Nel rievocare i traumi da trincea della Grande guerra, l'invenzione italiana dell'elettroshock, la "follia" di Violet Gibson (attentatrice di Mussolini), la scoperta degli psicofarmaci, i primi reportage sui manicomi come lager, la rivoluzione psichiatrica, l'approdo alla 180, questa ricostruzione, appassionante e documentata, mostra come la questione psichiatrica abbia rappresentato un momento centrale della storia d'Italia nel suo cammino verso la democrazia. Premio in psicologia e psichiatria "Sante de Sanctis". | |
L'autrice Valeria P. Babini insegna Storia della psicologia nel Dipartimento di Filosofia dell'Universitą di Bologna. Con il Mulino ha pubblicato "Tra sapere e potere" (con M. Cotti, F. Minuz, A. Tagliavini, 1982), "La vita come invenzione" (1990) e "Il caso M urri" (2004). | |
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Data ultimo aggiornamento: Mercoledi' 21 marzo 2012 |