Descrizione | |
I protagonisti di questa storia affascinante, che si svolge negli anni sessanta e settanta del Settecento, sono i piccoli mercanti girovaghi che commerciavano le stampe popolari dei Remondini di Bassano del Grappa. Partivano soprattutto dal Tesino, una terra di montagna fra Trentino e Veneto, sovrastante la Valsugana, e attraversavano tutta l’Europa giungendo perfino in America Latina, con in spalla la cassela di legno contenente le loro mercanzie. Erano chiamati anche perteganti perché si appoggiavano nei
loro lunghi viaggi a piedi a un pertego, ovvero a un bastone. I merciai ambulanti di questo straordinario romanzo sono Sebastiano Gecele, il figlio Antonio e il Grimo, ormai anziano: vendono in particolare i cosiddetti straloci, stampe che raffigurano la Vergine e i Santi in modo spesso imperfetto così da far risultare l’espressione degli occhi strabica; però, talvolta, accolgono nelle loro cassele stampe proibite. I mercanti di stampe proibite di Paolo Malaguti è un’opera narrativa, fortemente avvincente, che si snoda soprattutto su due direttrici: nell’ambito della Storia, coinvolgendo i Gesuiti, re Carlo III di Spagna, Maria Teresa d’Austria, la Francia, Venezia, i Savoia, Papa Clemente XIV; nell’ambito invece della piccola storia, descrivendo la vita quotidiana dei merciai ambulanti tesini, gli affetti familiari e la toccante storia d’amore che intercorre tra Antonio Gecele e Anne, la graziosa ragazza francese di Deuxville. A sé sta il marsigliese Bonnardel, grosso mercante di stam pe, libri e lunari, che è figura centrale in questo romanzo; egli è avido, infido, faccendiere: gli preme soltanto il denaro. Ha un intenso rapporto commerciale con la celebre stamperia dei Remondini, una delle più grandi realtà imprenditoriali della Repubblica veneta del tempo, la cui multiforme attività è evidenziata in maniera chiaroscurale. Paolo Malaguti arricchisce, qui, la sua narrativa di nuovi e diversi registri; alle capacità affabulatorie e sentimentali, a quelle popolaresche e giocos e della cultura orale veneta, che avevano caratterizzato le sue due precedenti opere, si aggiungono altre qualità: il romanzo, infatti, è contraddistinto da un realismo descrittivo e psicologico attento ai minimi particolari; da un epos dei semplici e degli umili che fa da contrappunto all’arroganza e alla violenza dei potenti; dalla suspense, dall’intrigo e dai colpi di scena; da una misteriosità che coinvolge e appassiona il lettore. Inoltre le vicende esilaranti e rocambolesche, attraversate da un gusto maccheronico spassosissimo, mostrano una forza, visiva visionaria e insieme lirica, finora sconosciuta. La lingua è mirabilmente 'contaminata' dal caratteristico dialetto tesino e dall'idioma veneto. I mercanti di stampe proibite consacra definitivamente un narratore di prima grandezza. Icona Stampa | |
Scheda creata Mercoledi' 17 settembre 2014 | |
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