| Descrizione | |
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"(...) Giano Perale, con la sua poesia, ha compiuto due azioni innovative. Ha aperto un filone sociale che ha dato finalmente voce a interi mondi fino ad allora tagliati fuori dalla storia e - a fortiori - dalla letteratura, ma ha anche avviato la messa in circolo della poesia bellunese nel campo più vasto della riflessione veneta - e nazionale - sull'eterna questione della lingua. Si può fare poesia anche partendo da Belluno. Anche restandoci (...)". dall'introduzione di Marco Perale | |
| L'autore | |
| Gianfranco Perale (1923-1967), bellunese, farmacista e poeta dialettale, è stato combattente nella Resistenza. Nel 1945 è tra i fondatori in città dell'ASCI e poi dell'Associazione Bellunese Volontari del Sangue; fu presidente della Federazione Italiana Sport Invernali - che lo premiò con il distintivo d'oro per l'attività svolta in occasione delle Olimpiadi di Cortina del 1956 - mentre, in qualità di segretario del Circolo Culturale Bellunese, organizzò eventi con artisti del calibro di Arthur Rubin stein. Eletto Consigliere comunale, è stato assessore alla cultura e alla sanità. Ha pubblicato numerosi libri di versi, per lo più in dialetto, tra cui un volume - illustrato da Augusto Murer - premiato nel 1964 alla fiera del libro di Dresda. Alla sua morte la città di Belluno gli ha intitolato una piazza. | |
| Scheda creata Lunedi' 4 novembre 2013 | |
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