Descrizione | |
L'ipotesi di fondo di questo lavoro è che l'idea di scuola costituisca un punto di riferimento irrinunciabile sia per le politiche scolastiche, sia per l'organizzazione dei concreti percorsi formativi. Senza la messa a fuoco di tale idea, la politica naviga a vista e il sistema scolastico rischia di andare alla deriva. A questo scopo, l'Autore confronta criticamente i due grandi paradigmi economico-politici della formazione oggi prevalenti: quello del capitale umano, volto essenzialmente alla preparazione di produttori efficienti, e quello dello sviluppo umano, teso all'espansione delle libertà personali; confronto che gli permette di delineare quale ruolo peculiare la scuola possa svolgere nella formazione tanto del lavoratore, quanto del cittadino. È solo dopo questa ricognizione che possono essere finalmente focalizzati i nodi più rilevanti del dibattito sulla formazione scolastica - istruzione o educazione? Professionalizzazione o formazione generale? conoscenze o competenze? individualizzazione o personalizzazione? scuola-azienda o scuola-comunità? equità o meritocrazia? - sottraendoli alle ideologie e alle mistificazioni correnti. | |
Scheda creata Venerdi' 7 febbraio 2014 | |
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