Descrizione | |
Quanti soffrono di problemi di dipendenza sono stati bambini non visti, non riconosciuti nel loro essere, ma "giudicati" esclusivamente nel loro fare? In certi comportamenti non vi è la ricerca spasmodica di quello sguardo proprio del bisogno di sentirsi riconosciuti, tenendo sempre a mente i rapporti interno/esterno-intrasoggettivo/intersoggettivo, contesto socio-culturale? Lo sguardo è una relazione fondante per l'essere umano? Che cosa significa essere guardati, riconosciuti nel propri o essere piuttosto che nel proprio fare? Nel presente lavoro le riflessioni scaturite da questi interrogativi si intrecciano con l'esperienza del percorso clinico, sociale e professionale dei due autori nel campo delle dipendenze patologiche e in quello della salute mentale. Tratteggiati quadri di vita vissuta, flash di incontri fra umani in campo psichiatrico, gli autori hanno ripercorso le linee di alcune delle grandi teorie che hanno incontrato nella loro formazione: indirizzi di pensiero diversi e, ai tempi in cui i due psichiatri si sono formati, radicalmente contrapposti. Viene delineato un possibile superamento dei vari paradigmi teorici vigenti in psichiatria verso la nascita di un nuovo movimento che - sulla scia della lezione epistemologica di Sergio Piro, l'"euristica connessionale" - coinvolga la psicoanalisi, il cognitivismo, la sistemica, la fenomenologia e le neuroscienze, in un'ottica di confronto e reciproco arricchimento. Scritto con un linguaggio vivace, ricco di citazioni dalla letteratura e dal mito, il libro si vuole rivolgere a psichiatri, psicologi, sociologi e filosofi e agli operatori interessati ai disturbi psichiatrici. | |
Gli autori | |
Fluvio Bonelli, medico psichiatra psicoterapeuta, saggista e ricercatore. Ha lavorato come psichiatra presso Servizi Psichiatrici Territoriali della Provincia di Torino. Svolge attività di docenza a educatori, infermieri, medici, psicologi su temi psichiatrici.
Nanni Pepino, medico psichiatra, psicoterapeuta transcultura le, intersoggettivo, saggista, ricercatore. Ha lavorato come volontario con F. Basaglia, diretto i Centri Tossicodipendenze di Torino e Centri Salute Mentale del Piemonte. |
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Scheda creata Mercoledi' 26 marzo 2014 | |
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Dati aggiornati a novembre 2014
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