Descrizione | |
«Spesso desideriamo aiutare le vittime, sebbene raramente andiamo oltre l’invio di un assegno e la dettatura del numero della nostra carta di credito all’indirizzo dell’agenzia caritativa che è impresso sullo schermo. Quasi mai l’impegno va abbastanza oltre da colpire le radici del male». In un’epoca in cui le autostrade dell’informazione attraversano il pianeta, le sofferenze degli altri, trasmesse in una forma vivida e facilmente leggibile, sono disponibili all’istante quasi ovunque. La cosa ha conseguenze che pongono due dilemmi etici. In primo luogo, «essere spettatori» non è più la condizione eccezionale di poche persone perché tutti siamo testimoni dell’afflizione, del dolore e della sofferenza. In secondo luogo, abbiamo tutti bisogno di discolparci e di giustificarci. E tutti, o quasi tutti, ci troviamo a dover ricorrere, una volta o l’altra, all’espediente della negazione della colpa. Sommario I. Attori, vittime e spettatori. II. Orrori televisivi di sofferenze lontane . III. Soluzioni biografiche e soluzioni sistemiche. | |
Scheda creata Giovedi' 19 febbraio 2015 | |
© Libreria Campedèl - Piazza dei Martiri,27/d - 32100 Belluno - telefono +39.0437.943153 fax +39.0437.956904
Dati aggiornati a ottobre 2016
* Offerta valida 30 giorni (fino ad esaurimento scorte)