Descrizione | |
«In queste pagine vorrei delineare il profilo del cristianesimo – senza intenti apologetici – come una fede che, nella sua espressione fedele, sconfessa ogni complicità con la violenza e, anzi, vede realizzarsi la verità che annuncia ovunque vi sia una fioritura d’umanità. Questa fede lascia trasparire l’umano nel suo pieno valore e, per svariate vie, ne promuove l’inveramento nella storia».
Il cristianesimo vissuto nella nonviolenza e con spirito fraterno dà un contributo insostituibile all’umanesimo oggi necessario. Quando si giunge a credere in modo nonviolento e accogliente, la vita è rinnovata dall’amore. Il cristianesimo e ogni altra fede onesta svolgono tale cammino se sperimentano la conversione all’umanità, scegliendo il bene di ognuno, di tutti e del creato. Questa conversione è generata dalla misericordia di Dio, la cui natura deve finalmente essere compresa meglio che in passato, secondo l’esortazione profetica di papa Francesco. Finora infatti la misericordia è stata ridotta a u n sentimento di pietà femminile per come è giudicato dallo sguardo maschile. In confronto, giustizia retributiva e verità dottrinale sono sembrati valori più alti. Invece la rivelazione biblica indica che la misericordia è l’amore di Dio. Non va “collegata” con la giustizia e la verità, perché sono un’unica cosa: Dio non ha altra giustizia né altra verità che la sua misericordia. Essa non abbandona nessuno: è fedele anche con l’infedele, sconfigge il male, suscita persone e realtà nuove, è forza di risurrezione. | |
L'autore | |
Roberto Mancini è professore ordinario di Filosofia Teoretica all'Università di Macerata e economia umana all'accademia di Architettura dell'Univerrsità della Svizzera Italiana a Mendrisio | |
Scheda creata Venerdi' 11 settembre 2015 | |
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