Descrizione | |
Nella discussione sulle cause e i rimedi della persistente crisi economica il dibattito si è concentrato sui temi macroeconomici: più o meno tasse, più o meno "libero" mercato e flessibilità, più o meno regolazione dei mercati finanziari. Ma nessun mercato, nessun "gioco" funziona se i giocatori sono impazziti. Come avere buoni giocatori? Non esistono giocatori buoni se le istituzioni che li costituiscono sono sbagliate. E tra i giocatori più importanti vi sono, senz'altro, le imprese . Anna Grandori, in questo breve scritto polemico e controcorrente, sostiene che la crisi che viviamo è una crisi dell'istituzione impresa, almeno tanto quanto è una crisi del mercato e perciò da lì bisogna partire. Le riflessioni sulla natura, l'organizzazione e il governo dell'impresa sono sintetizzate in 10 tesi, presentate in contrasto con altrettanti "luoghi comuni", che contraddicono e si candidano a sostituire. Una parte troppo vasta dei dibattiti che si svolgono attorno alle famose riforme di cui tutti parlano sono zeppi di quei luoghi comuni, che sono sorprendentemente diffusi anche tra i soggetti e le parti che hanno il potere e la responsabilità di agire: rappresentanti del governo, dei partiti, delle imprese, dei sindacati. E il momento di fare chiarezza. | |
Scheda creata Lunedi' 14 settembre 2015 | |
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