Descrizione | |
Il mobbing è riferibile ad un complesso, sistematico e duraturo comportamento del datore di lavoro, che deve essere esaminato in tutti i suoi aspetti e nella sua
consequenzialità, per creare un coacervo di stimoli lesivi che non può né deve essere frazionato o spezzettato in tanti singoli episodi, ciascuno dei quali aventi un proprio effetto sanitario, ovvero giuridico.
Anche perché si è soliti ammantare con solide motivazioni anche gli atti peggiori, sì da dare ad essi una parvenza di legittimità. Il mobbing non è, quindi, una malattia ma rappresenta il termine per indicare la complessiva attività ostile posta in essere solitamente da un datore di lavoro per emarginare il lavoratore, isolarlo e obbligarlo al trasferimento o alle dimissioni. Con la nuova Riforma del lavoro 2015 sarà, ovviamente, più difficoltoso, in assenza di una mirata normativa in proposito, provare di avere subito del mobbing, atteso, altresì, che elementi portati a sostegno, quali il demansionamento, vengono eliminati dalla stessa. | |
Scheda creata Venerdi' 2 ottobre 2015 | |
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