Descrizione | |
Marc Augé esplora in questo libro il gran teatro del bistrot con tutti i suoi attori. Considerato con gli occhi
dell’etnologo, il bistrot è il regno delle relazioni “di superficie”, quelle in cui il gesto dello scambio importa
assai più di ciò che lo motiva. Un grande bistrot nell’ora di punta è un luogo straripante di vita, di emozioni,
in cui si scambiano parole per non dire nulla, gesti appena accennati, occhiate passeggere. Spazio relazionale
ma anche spazio letterario: Maigret sarebbe impensabile senza le soste al bistrot. La Francia ha esportato in tutto il mondo questo modello di civiltà: da quel nome sprigiona ovunque il carattere amabile che ne contrassegna l’immagine. Non pura immagine, tuttavia: il bistrot è un oggetto del paesaggio urbano che rivendica di possedere una propria storia, una geografia e, d’ora in avanti, anche una propria etnologia. | |
L'autore | |
Marc Augé, etnologo e scrittore, è stato presidente dell’École des Hautes Études en Sciences Social es dal 1985 al 1995. Nelle nostre edizioni ha pubblicato, tra gli altri, Diario di un senza fissa dimora. Etnofiction (2011) e Il tempo senza età. La vecchiaia non esiste (2014) | |
Scheda creata Venerdi' 16 ottobre 2015 | |
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