Descrizione | |
La Bibbia presenta molte figure d'infanzia, sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento. Alcune infanzie vengono raccontate, come quella di Gesł, di Esał e Giacobbe, di Isacco, di Davide; si parla di bambini sacrificati dai pagani al Moloch e di bambini resuscitati, di infanzie tutelate e violate, di ragazzi profeti e di giovanissimi testimoni di miracoli. L'infanzia viene poi usata come metafora: della colpa, dell'innocenza, della tragedia, della cura, della speranza, dell'ignoranza e dell'umiltą . Infine il testo biblico presenta passaggi squisitamente pedagogici, che mettono in scena una relazione educativa tra genitori e figli o tra maestri e allievi. Questo libro va alla ricerca dei bambini nella Bibbia incrociando il metodo storico-critico della lettura del testo con una ermeneutica specificamente pedagogica. Il testo dunque apre a suggestioni sullo statuto dell'infanzia nel mondo giudaico e giudaico-cristiano ma anche a riflessioni sull'essere bambini ieri e oggi, sull'infanzia come oggetto di narrazione, di metafora, di educazione e di cura all'interno di discorsi sulla trascendenza, sulla fede, sull'Altro. | |
Scheda creata Martedi' 3 novembre 2015 | |
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