Descrizione | |
L'odierno contesto sociale caratterizzato da multiculturalismo, complessità e interdipendenza, non sempre positivi, impone a educatori ed educatrici una puntuale riflessione in merito alla possibilità di considerare le differenze quali opportunità di ricchezza e non solo come elementi di svantaggio.
Questo libro vuol contribuire a riflettere sui bisogni educativi contemporanei suggerendo un'idea di educazione interculturale intesa come rivoluzione copernicana in cui ogni differenza può diventare stimolo di crescita per ciascuno. In tal senso, quindi, anche le disabilità e/o i bisogni educativi speciali (BES) sono letti come neurodiversità, come speciali normalità da riconoscere, rispettare e gestire mediante l'approccio interculturale. La proposta educativa che ne emerge consiste nella creazione di una sinergia di relazioni cooperative tra famiglie, scuola, servizi socio-sanitari ed educativi. Gli autori, pur nella consapevolezza della difficoltà di tale sfida, sottolineano il bisogno di un'educazione capace di personalizzazione, di cura collettiva, di corresponsabilità che non ammette delega: "Per crescere un bambino serve un villaggio". Uno sguardo particolare è rivolto al contesto, come luogo che può generare benessere, in cui è possibile sperimentare interdipendenza positiva e reciprocità. In ottica multi-interdiscipinare si vuol accompagnare lo sviluppo integrale di ogni persona in prospettiva life span. Educare ed educarsi per uscire da logiche autoreferenziali, individualistiche e competitive è la sola opportunità per fronteggiare le molteplici crisi del nostro tempo: o ne usciamo tutti perdenti o tutti vincitori, comunque tutti assieme. | |
Scheda creata Martedi' 3 novembre 2015 | |
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