Descrizione | |
L’economia di mercato – osserva il card. Marx – porta gradualmente a un miglioramento economico per tutti, ma solo in assenza di guerre e rivoluzioni politiche, cioè in condizioni tipiche ideali. Nel breve termine, invece, la sua «distruzione creatrice» colpisce con tutta forza, in determinati contesti, sotto forma di disoccupazione e di fallimenti per singoli individui e per interi gruppi. C’è quindi bisogno non solo di regole del gioco, ma anche di istituzioni forti, senza le quali non può esserci alcuna economia di mercato eticamente responsabile. «Abbiamo a che fare con varie persone che seguono ciascuna i propri interessi e, quando i loro interessi e il loro vantaggio sono predominanti, questo non porta al bene comune, ma solamente all’arricchimento di pochi». La tesi dell’autore è che nel processo di globalizzazione la morale non solo è una possibilità, ma è indispensabile per la sopravvivenza del mondo. Ed è un comandamento della ragione a suggerircelo. Sommario Introduzione. I. Da quando l’uomo è uomo … II. Radicalmente uguali. III. L’essere umano come persona. IV. Benefici della libertà. V. Morale e mercato. VI. Il gioco del mercato. VII. Istituzione e virtù. VIII. Giustizia. IX. L’impresa, un lavoro di costruzione. | |
Scheda creata Martedi' 3 novembre 2015 | |
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