Descrizione | |
Le grandi masse e anche molta parte della classe dirigente delle società odierne continuano ad avvalersi di una spiegazione della realtà che si richiama al sistema simbolico forgiato dal cristianesimo in età antica e medievale.
Nel suo sorgere, la modernità si è trovata in Europa di fronte a società in cui l’organizzazione urbanistica ruotava attorno ai simboli religiosi. Nella struttura cittadina, la centralità fisica della cattedrale e la disposizione spaziale delle chiese principali e degli edifici del potere esprimevano un’organizzazione gerarchica in cui il cristianesimo sanciva simbolicamente ogni aspetto. Il tempo era scandito da una complessa organizzazione cultuale e la stessa rappresentazione del cosmo aveva una struttura fisico-sacrale che abbracciava l’intero universo. Pur contrassegnando una svolta radicale rispetto a questa antica eredità, il mondo moderno ha dovuto creare un’incessante dialettica tra antico e nuovo nel continuo confronto con un tenace sistema simbolico religioso che non è riuscita a sostituire. In questo modo, il cristianesimo ha assorbito la modernità e ne è stato contemporaneamente assorbito. Sommario I. La modernità ha sostituito il sistema simbolico cristiano? II. Le basi del nuovo sistema simbolico cristiano che sostituisca quello antico. III. Come i cristiani hanno sostituito i simboli antichi. IV. Perché nacque un nuovo sistema simbolico moderno diverso da quello cristiano. V. L’incontro del cristianesimo con le altre culture. VI. Gli ebrei nello spazio pubblico: novità della cultura europea. VII. La modernità sgretola il sistema simbolico cristiano. Epilogo. Sostituzione o critica interna? | |
Scheda creata Mercoledi' 18 novembre 2015 | |
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