Descrizione | |
Noi non siamo mondi isolati, ma mondi aperti all'ascolto in una circolarità di esperienze che ci rendono consapevoli di quanta sia la nostra responsabilità nel determinare i modi di essere e di comportarsi degli altri. Sentiamo tale responsabilità nello scorrere delle giornate in cui siamo continuamente chiamati ad ascoltare gli altri, a rispondere alle loro angosce e alle loro speranze. Conoscere se stessi e gli altri è il modo piu intenso di essere responsabili. Nessuno si conosce del resto fino a quando è soltanto se stesso, e non, al medesimo tempo, anche un altro. Quale rapporto lega la responsabilità alla speranza? Quest'ultima è apertura al futuro, ci obbliga a pensare non solo alle conseguenze presenti e passate delle nostre azioni e delle nostre parole, ma anche a quelle future. Non lasciamo morire in noi la speranza se vogliamo aiutare chi la sta perdendo. Lo dice Walter Benjamin: "Solo per chi non ha più speranza ci è data la speranza". "Conoscer e se stessi e gli altri è il modo piú intenso di essere responsabili. Ma la vita è, insieme, proiezione di speranza: obbligandoci a valutare le conseguenze di parole, sguardi o silenzi che la fanno nascere o morire". | |
L'autore | |
Eugenio Borgna è psichiatra e docente. Tra i suoi libri ricordiamo Come in uno specchio oscuramente, Le emozioni ferite, La solitudine dell’anima, pubblicati da Feltrinelli. Per Einaudi ha pubblicato: Elogio della depressione (con A. Bonomi, 2011), La fragi lità che è in noi (2014) e Parlarsi (2015). | |
Scheda creata Martedi' 5 aprile 2016 | |
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Dati aggiornati a luglio 2016
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