Descrizione | |
Sul fronte francese, nel 1918, l'ultimo anno della prima guerra mondiale, il ventitreenne Ernst Junger è tenente nella compagnia assegnata al "Boschetto 125". In trincea, infilato nel tascapane, ha sempre con sé uno di quegli esili quadernetti sui quali annota i propri appunti: la scrittura accompagna costantemente l'esperienza in campo.
In seguito l'autore riprenderà questo diario di guerra per farne un racconto: Boschetto 125. Il giovane ufficiale, che verrà decorato con la croce "pour le mérite", massima onorificenza militare tedesca, narra episodi di combattimento e vita di trincea, descrive la campagna francese sul confine tra Piccardia e Artois attraversata dai reticolati, i villaggi distrutti e abbandonati, i giardini inselvatichiti; dipinge i volti dei combattenti come le figure di un quadro di Bruegel. Snodo decisivo del racconto è lo scontro per la difesa del boschetto, che sarà alla fine conquistato dagli inglesi. E la storia di una sconfitta, dunque. Ma, con ancora nelle orecchie i fischi degli spari, Junger commenta la perdita del boschetto come un episodio irrilevante sul cui "terribile sfondo si erge il combattente, uomo semplice senza nome; su di lui poggiano il peso e il destino del mondo". Presentazione di Quirino Principe. | |
Scheda creata Giovedi' 25 agosto 2016 | |
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Dati aggiornati a agosto 2016
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