Descrizione | |
La pericolosità sismica ha un ruolo centrale nella progettazione strutturale e determina i livelli delle sollecitazioni sismiche attesi sulle costruzioni. Le norme italiane utilizzano l’approccio probabilistico per la determinazione della pericolosità sismica (PSHA). Profondamente innervato nelle Norme Tecniche per le Costruzioni, esso è però notoriamente affetto da gravi errori: geofisici, statistici ed ingegneristici. Di fatto non falsificabile, PSHA è un approccio obsoleto e chiaramente inadeguato. Le sue valutazioni sono state smentite da tutti i principali terremoti avvenuti nel globo e dai tre ultimi che hanno colpito il Paese: 2009, 2012, 2016. Esiste invece da molti anni un approccio alla determinazione della pericolosità sismica che è correttamente fondato sulla geofisica e sulle informazioni disponibili: si tratta dell’approccio neo-deterministico, messo a punto da una équipe di sismologi con a capo Giuliano Panza, e di cui fa parte Antonella Peresan. Questo loro libro spiega con parole comprensibili cosa sia e come funzioni il metodo neo-deterministico, illustrando anche le ragioni per le quali la mirabolante precisione dei dati forniti dalle vigenti normative è fuori scala. Il libro è fondamentale per ingegneri, geologi, professionisti delle costruzioni e per i responsabili del patrimonio pubblico. In otto serrati capitoli, scritti con l’intento di farsi comprendere, sono descritti i metodi e le procedure avanzati che il gruppo triestino, insieme a sismologi di mezzo mondo, hanno sperimentato ormai da decenni. Completa il volume una descrizione dei metodi CN ed M8, usati con successo per individuare zone soggette con maggior verosimiglianza a terremoto in certi lassi di tempo, e una descrizione degli scenari di pericolosità da tsunami. | |
Scheda creata Mercoledi' 23 novembre 2016 | |
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Dati aggiornati a novembre 2019
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