Descrizione | |
Il lavoro educativo e di cura, sebbene ancorato a presupposti scientifici e razionali, si basa su relazioni interpersonali significative, la cui sintassi è iscritta anzitutto nel corpo.
L'incontro con l'altro, infatti, ha sempre origine dall'esperienza percettiva del vedere, dell'udire, del toccare, e così via. E dalle molteplici modalità che può assumere l'esercizio dello sguardo, dell'ascolto, del contatto, dipendono poi pensieri, emozioni e comportamenti.
Nonostante un'antica diffidenza abbia relegato la dimensione corporea e sensoriale in una posizione di inferiorità, che ha impedito a lungo di riconoscerne l'importanza, la cura e l'educazione richiedono la capacità di mettere in atto, nelle diverse situazioni, sguardi adeguati alla dignità delle persone e gesti intonati alla loro condizione. Attraverso un'accurata analisi fenomenologica, impreziosita da alcune suggestioni narrative e cinematografiche, questo libro svela il senso profondo dei diversi sensi (cinque più uno) e le loro implicazioni simboliche e affettive. Esso si pone come una sorta di guida in un territorio primigenio e perlopiù inesplorato, alla scoperta delle ragioni che fanno della sensibilità una competenza professionale irrinunciabile. | |
Scheda creata Lunedi' 5 dicembre 2016 | |
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