Descrizione | |
«Lungo i fiumi di Babilonia…». L’inizio del Salmo 137 è celebre, intriso com’è di una nostalgia che attraversa i secoli e coinvolge tutti gli esiliati protesi verso la terra che hanno dovuto abbandonare o da cui sono stati cacciati. Ha ispirato il superbo coro Va’ pensiero, caro al Risorgimento italiano, intonato dagli ebrei prigionieri nel terzo atto del Nabucco di Verdi. In modo più letterale, è all’origine di una canzone rasta, Rivers of Babylone, resa celebre dai gruppi The Melodians e Boney M e poi ripreso da Jimmy Cliff e Liz McComb. La terra promessa, perduta e ritrovata è certamente uno degli elementi essenziali del grande intreccio della Bibbia. C’è la terra nella sua accezione più ampia, quella di cui il libro della Genesi racconta la creazione ad opera di Dio. C’è la terra particolare promessa ad Abramo e data al popolo di Israele, un luogo dove «scorrono latte e miele», ma sul quale è stato versato anche tanto sangue. Sommario Prefazione (G. Billon). Introduzione. I. La matrice dell’esilio. II. Dal caos alla terra promessa. III. La terra per l’alleanza. IV. I profeti: dal castigo alla consolazione. O lo svelamento del peccato contro la terra. V. Salmi e la terra. VI. La terra d’Israele e il Regno. Una terra e le sue sfaccettature. Elenco dei fuori testo. Indice delle citazioni bibliche. | |
Scheda creata Domenica 19 febbraio 2017 | |
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