Descrizione | |
Lidia Maggi teologa, pastora battista a Varese, nota e apprezzata sia nel mondo cattolico che protestante, propone nel suo nuovo libro il tema del "camminare" come filo rosso della complessa narrazione biblica. Un cammino, quello individuato dall'autrice, che coinvolge non solo gli uomini ma anche Dio: un Dio mobile, che fuoriesce dalle stanze separate e inaccessibili, in cui l'immaginario religioso di sempre l'ha collocato. Per camminare in una storia che, nel suo continuo sbandare, domanda salvezza. Scrive la Maggi nell'introduzione: "Parole in cammino. Come quelle udite dai due di Emmaus, incamminati sulla strada di ritorno, delusi per le attese frustrate. Proprio in quel non-cammino di passi dettati dalla disperazione giunge, inaspettata, la Parola capace di smuovere, di far cambiare la rotta. Non parola di giudizio, ma parola che interroga, ascolta, accompagna e riaccende passioni [...]. Parole che camminano, non parole gią arrivate. Fiduciose in una meta ancora sconosciuta. E in un compagno di strada ritenuto immobile e che, a sorpresa, ci raggiunge proprio lą dove il nostro piede indugia e le gambe cedono". Il testo, come tutti quelli della Maggi, ha un'andatura brillante, un taglio esistenziale ed č sempre fonte di stimoli per la ricerca e la riflessione personale o di gruppo. | |
Scheda creata Sabato 25 febbraio 2017 | |
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Dati aggiornati a giugno 2017
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