Descrizione | |
Nel panorama degli studi paolini manca una trattazione globale della categoria della figliolanza in Paolo. Presente in ognuna delle lettere autentiche dell’Apostolo, essa è trattata su tre livelli: il primo concerne il Figlio di Dio, Gesù Cristo; il secondo, i credenti in lui e gli Israeliti; il terzo, il rapporto tra l’Apostolo e i destinatari delle sue lettere, insieme ai collaboratori più stretti. Analizzando le diverse applicazioni del vocabolario della figliolanza, emerge come sia possibile prospettare un itinerario argomentativo e teologico tra le diverse lettere: rispetto al resto del Nuovo Testamento, Paolo approfondisce la tematica della figliolanza divina dei credenti, legandola saldamente a quella del Figlio, motivandola a partire dal dono dello Spirito e aprendola in chiave escatologica alla risurrezione finale dai morti. Così l’Apostolo si serve di questa categoria per indicare la salvezza mediante Cristo dei credenti, per manifestare la prima e positiva conseguenza della giustificazione dalla fe de e per raffigurare la chiesa come comunità dei figli e delle figlie di Dio. | |
Scheda creata Sabato 25 marzo 2017 | |
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Dati aggiornati a giugno 2017
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