Descrizione | |
Nella Napoli degli anni 1930-1940 un bambino fa il suo ingresso nel mondo della lingua e delle parole. Di buona famiglia, colta e borghese, attorniato da fratelli e sorelle più grandi, impara pian piano la difficile arte della lettura compitando i caratteri stampati sul dorso dei libri della biblioteca di casa.
E l’apprendistato alfabetico lo conduce a scoprire la realtà e la storia: una scoperta continua, fatta di parole nuove, a volte bizzarre o fraintese, di modi di dire, di filastrocche, di versi celebri. Nel ricordare la propria iniziazione linguistica, Tullio De Mauro fa tralucere alcuni temi portanti delle riflessioni dello studioso adulto: dalla centralità della scuola nella promozione dell’eguaglianza culturale al rapporto tra condizione economica, istruzione e cultura linguistica. | |
L'autore | |
Tullio De Mauro (1932-2017), è autore di studi tradotti in molte lingue. Tra le sue opere, ricordiamo il «Grande dizionario italiano dell’uso» (7 voll., Utet, seconda ed. 2007) e la «Storia linguistica dell’Italia unita » (Laterza, ultima ed. 2017). | |
Scheda creata Sabato 6 maggio 2017 | |
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