Descrizione | |
Il volume esplora il prendere forma, nell'apparato psichico, dei processi di simbolizzazione e di soggettivazione: processi che originano nell'area del narcisismo e sono qui proposti sia all'interno delle relazioni originarie dell'infans, come narcisismo dei primordi, sia attraverso la clinica psicoanalitica delle patologie narcisistiche. La sfida della psicoanalisi oggi è quella in cui le alterazioni nella mentalizzazione, per il permanere della dimensione dell'attuale e della coazione a ripeter e, dominano la scena dell'analisi, come riscontriamo nelle patologie narcisistiche e borderline o nei così detti disturbi di personalità. In questo caso, la parola deve raggiungere le lontane tracce mnestiche che si sono bloccate, tracce relative ad un percettivo non armonizzato con la sessualità infantile e non adeguatamente lavorato dall'allucinatorio. Si tratta di tracce di memoria conosciute, ma non rappresentate, che sono rimaste isolate e condannate a ricercare, attraverso l'identità di percezione e la ripetizione dell'identico, un legame e una raffigurazione a cui non riescono ad avere accesso e dove il principio di piacere, lontano da forme di reale soddisfacimento, non permette un'adeguata protezione dell'apparato psichico. Nell'analisi, il rilancio di elementi della sessualità infantile dell'analizzando, in prossimità con quelli dell'analista, può scomporre e animare la fissità delle tracce e riavviare un processo di ricomposizione traducibile di elementi mai significati tramite un lavoro in doppio, quello che nell'allentarsi della tensione soggetto/oggetto permette una compartecipazione ai limiti della pensabilità. | |
Scheda creata Venerdi' 27 ottobre 2017 | |
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Dati aggiornati a ottobre 2018
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