Descrizione | |
Le passioni colorano emotivamente l’esistenza e vengono vissute come
un’esperienza travolgente. La Grecia antica ha riconosciuto la loro importanza e
le ha rese protagoniste dei poemi epici e delle tragedie. L’ira, l’amore,
l’odio, la paura, il desiderio sono tra le grandi passioni che dominano Achille,
Edipo, Medea e gli altri eroi cantati da Omero, dai tragici e dai lirici greci. Sono moti della psiche ambivalenti, ma viverli – e a maggior ragione osservarli in scena, provando pietà e terrore – favorisce la conoscenza delle sfere più nascoste della mente. Concepite come forze che si impossessano dell’anima, le passioni erano subite dagli eroi del mito che le incarnavano. Furono però variamente considerate: ora come effetto dell’intervento divino, ora come sintomo di un conflitto interiore dell’individuo, ora come ostacolo al predominio della ragione sull’irrazionalità. Giulio Guidorizzi passa in rassegna alcuni dei più affascinanti miti greci per scoprire quale significato quelle passioni possano avere tuttora o come ne sia mutata l’interpretazione, a partire da alcune diventate emblematiche, come quella di Edipo riletta dalla psicoanalisi. | |
Biografia dell'autore | |
Giulio Guidorizzi insegna Letteratura greca all’Università degli
Studi di Torino. Ha curato, tra l’altro, i due volumi di Il mito
greco per i “Meridiani” Mondadori (2009-2012). Nelle nostre edizioni
ha pubblicato Ai confini dell’anima. I Greci e la follia (2010) e Il
compagno dell’anima. I Greci e il sogno (2013), vincitore del premio
Viareggio-Rèpaci 2013.
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Scheda creata Sabato 11 novembre 2017 | |
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