Descrizione | |
La prima guerra mondiale obbliga gli scienziati italiani a scelte combattute. Neutralismo o interventismo? Difendere l’internazionalismo scientifico che parla di pace o raggiungere il fronte per combattere il militarismo prussiano? Il matematico Vito Volterra non ha dubbi e si arruola volontario (a 55 anni!), mentre Tullio Levi-Civita, anche lui matematico, tiene ben salda la bandiera del pacifismo. Ma nel libro troviamo anche la storia dei fisici e di Guglielmo Marconi, premio Nobel nel 1909, e quella dei chimici, in gran parte ostili al conflitto ma pronti a partecipare con impegno allo sforzo bellico del Paese. La scienza serve per vincere le guerre. Quella del ’14-’18 vede fra l’altro la tragica novità delle armi chimiche, il battesimo militare per aerei e dirigibili, l’invenzione del sonar per la guerra dei sommergibili. La scienza serve anche per costruire la pace, un progetto che i sopravvissuti al bagno di sangue della prima guerra mondiale portano avanti con grande determinazione e tensione etica. | |
L'autore | |
Angelo Guerraggio insegna Matematica generale presso
l’Università dell’Insubria di Varese e l’Università Bocconi di Milano,
dove dirige il Centro di ricerca pristem (Progetto ricerche storiche e
metodologiche). I suoi interessi di ricerca spaziano dalla
programmazione non lineare alla storia della matematica, con particolare
riferimento a quella italiana del dopo Unità. |
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Scheda creata Domenica 3 dicembre 2017 | |
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