Descrizione | |
«O Dio, spezza loro i denti in bocca!». Nel libro dei Salmi, vetta poetica dell’Antico Testamento, ricorrono talvolta anche espressioni crudeli e violente, imprecazioni contro i nemici e frasi di vendetta. Si tratta di termini e modi di dire molto lontani dalla sensibilità contemporanea e talvolta così aggressivi da aver subito la «censura» della liturgia. In questo volume, Wénin esamina ogni singolo salmo, precisa di chi è la voce violenta e chi sono i suoi avversari o i suoi interlocutori; indaga inoltre la comprensione che l’uomo ha di sé nella sofferenza o nell'impotenza, la sua relazione con Dio, i suoi timori e le sue attese di aiuto. Il primo interesse del commento è dunque capire che cosa dice la voce minacciosa e aggressiva e perché utilizza quelle espressioni. Dalla risposta a queste domande si può procedere con il passo successivo: chi può aver pregato e chi può pregare ora con salmi come quelli? Sommario Introduzione. « Dio, spezza loro i denti nella bocca!» (Sal 58,7). I. Il Salmo 58. Appello alla «vendetta». II. Il Salmo 83. In nome dell’alleanza. III. Il Salmo 109. Imprecazione contro il nemico? IV. Frammenti di Salmi. Gli innocenti vendicativi. V. La coerenza dei Salmi. Conclusione «Liberaci dal male» (Mt 6,13). Bibliografia. Indice biblico. | |
Scheda creata Mercoledi' 13 dicembre 2017 | |
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