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Molti libri parlano del diavolo, e molti libri, che ne parlano, vendono molto. C’è, oggi, una vera e propria “sindrome della paura del diavolo”, ed è sempre crescente. Perché ciò può accadere in una società come la nostra, che si appella alla scienza e alla mentalità laica come baluardo contro i fanatismi e contro le superstizioni? Il libro di padre Gilles Jeanguenin cerca di andare alle fonti stesse di questa domanda: abbiamo paura del diavolo, perché «né la modernità, né la logica scientifica sono stati in grado di rispondere ai grandi interrogativi dell’umanità: “Chi siamo? Dove andiamo? Quale sarà il nostro avvenire?”. Quando l’individuo si sente minacciato nella propria esistenza, le sue vecchie paure riemergono: di fronte alle insicurezze e incertezze di una società in crisi, l’immaginario collettivo non ci mette tanto a risvegliarsi e a far tornare alla ribalta la figura di Satana! Il diavolo cristallizza allora quelle paure e angosce che non si riesce a controllare razionalmente: egli diventa causa dei mali che ci affliggono e responsabile del caos che regna nella società». Ripercorrendo con precisione e arguzia una storia di paure che ha le sue radici nel Medioevo, ma si allunga fino a oggi, padre Gilles Jeanguenin, esorcista, ci invita a guardare dentro le nostre coscienze per imparare a riconoscere dove davvero può esserci il diavolo e dove, invece, ci siamo solo noi, con le nostre angosce e solitudini. | |
Scheda creata Giovedi' 25 gennaio 2018 | |
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