Descrizione | |
La drammatica resa dei conti tra due fratelli: odio e amore, rancori e sensi di colpa, sbornie e scazzottate.
Era stato Georges Simenon, nel 1945, a suggerire al fratello Christian, condannato a morte in contumacia per collaborazione con l’occupante, di arruolarsi nella Legione Straniera. Un modo per scomparire, o per riscattarsi, certo; ma anche, cambiando cognome, per evitare di mettere a rischio la fama dello scrittore ormai celebre. "È colpa tua, l’hai ucciso tu! Perché è morto lui e non tu!", griderà la madre a Georges quando questi le comunicherà la morte, nel Tonchino, del figlio che è stato sempre il suo preferito. Nei mesi immediatamente successivi, Simenon tenterà di espellere i suoi fantasmi scrivendo due romanzi tra i suoi più neri e potenti: La neve era sporca e Il fondo della bottiglia. In quest’ultimo, uno stimabile avvocato, che ha lavorato duro per avere il suo ranch e conquistarsi un posto all’interno della ristretta comunità dei notabili del luogo, vede vacillare tutte le sue certezze di uomo solido e integrato quando gli compare davanti, evaso dal carcere in cui scontava una condanna per il tentato omicidio di un poliziotto, il fratello minore – quello debole, irresponsabile, sfortunato, ma anche quello che tutti, chissà perché, hanno voglia di proteggere. La riapparizione di quel fratello, di cui nessuno sa niente nella comunità dei ricchi rancheros di confine, scatenerà uno psicodramma fra tutti – e soprattutto un dramma che sigilla la storia dei due fratelli. Scritto a Tumacacori nell ’agosto del 1948, Il fondo della bottiglia apparve a stampa l’anno seguente. Nel 1956 Henry Hathaway ne trasse il film omonimo (alla cui sceneggiatura partecipò lo stesso Simenon), con Joseph Cotten e Van Johnson nei ruoli principali. | |
Scheda creata Venerdi' 23 febbraio 2018 | |
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