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La filosofia del denaro e la sociologia della grande metropoli sono i riferimenti più noti tra i quali si è organizzata la riflessione di Georg Simmel sulla modernità. Essi non sono tuttavia gli unici. L'intellettualizzazione progressiva delle forme sociali e l'incremento abnorme della vita nervosa sullo sfondo dell'economia monetaria e della vita metropolitana hanno visto l'autore rivolgere a Goethe un ultimo sguardo filosofico e umano carico di partecipazione e velata speranza.
La fisionomia del grande poeta tedesco si metamorfizza allora nelle mani di Simmel in un mito senza tempo: un'altra e forse ultima possibilità di perfetta integrazione tra l'uomo e il suo mondo, la vita e la forma, la ricezione e la donazione. Ciò che Simmel ha altrove definito la "tragedia della cultura", il conflitto mortale tra il fiume della vita e le sue cristallizzazioni specifiche, non trova spazio per svilupparsi nel meraviglioso equilibrio, insieme poetico ed esistenziale, della fisionomia goethiana. Questo studio parte dal fittissimo dialogo intessuto con Goethe per mettere il mito esistenziale costruito da Simmel alla prova della modernità con le sue strutture economiche e tecno-scientifiche. | |
| Scheda creata Mercoledi' 4 aprile 2018 | |
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