Descrizione | |
Il volumetto si apre con una lettera al presidente turco in cui 51 premi Nobel chiedono la scarcerazione di Ahmet Altan e il ristabilimento dello stato di diritto in. Turchia. Seguono tre documenti scritti dall'autore recentemente condannato all'ergastolo. Si tratta di tre memorie difensive in cui Altan, in uno stile chiaro, efficace e letterario, difende le idee di giustizia, di onestà, di legalità e mette in ridicolo non solo le accuse contro di lui ma anche il sistema corrotto e violento che sta trascinando il suo Paese verso la dittatura. Capovolgendo la situazione che lo vede al banco degli imputati, Altan scrive: "Giudicherò coloro che, a sangue freddo, hanno ucciso il sistema della giustizia consentendo l'arresto di migliaia di cittadini innocenti. Non ho il potere di punire la gente né d'incarcerarla e, in ogni caso, non vorrei mai avere questo potere. Ma ho il potere di svelare l'omicidio, di identificare l'assassino, di mostrare le armi sanguinarie usate per questo infido delitto e di raccontare i crimini che sono stati commessi". Il ricavato delle vendite di questo libro andrà, tolte le spese di produzione e distribuzione, all'autore. La casa editrice non tratterrà nulla. | |
Scheda creata Venerdi' 4 maggio 2018 | |
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