Descrizione | |
Com’è possibile che le Epistole di Paolo propongano un messaggio sociale egualitario e al contempo avallino la schiavitù, la subordinazione delle donne o la condanna dell’omosessualità? Marcus J. Borg e John Dominic Crossan rispondono a questa domanda riportando alla luce l’immagine radicale – oscurata ed eclissata nei secoli – dell’apostolo. Una tra le figure più importanti delle origini del cristianesimo e autore chiave dell’esegesi protestante, l’apostolo Paolo resta controverso per molti credenti, la sua immagine positiva e respingente a un tempo. Marcus J. Borg e John Dominic Crossan ne spiegano l’apparente contraddittorietà sulla base di accreditati studi storico-biblici, mostrando come le ultime lettere dell’apostolo furono create dalla chiesa primitiva per smorzarne l’etica egualitaria. Oltre il «Paolo conservatore» delle epistole controverse e quello «reazionario» delle lettere riconosciute come posteriori alla sua morte, riemerge così il «Paolo radicale» dei testi autentici, addomesticato teologicamente per conformarlo alle norme della società imperiale romana. Indice testuale Indice 1. Paolo: affascinante o inquietante? 2. Come leggere una lettera di Paolo 3. La vita di un apostolo di lungo corso 4. «Gesù Cristo è il Signore» 5. «Cristo crocifisso» 6. «Giustificazione per grazia mediante la fede 7. Vivere insieme «in Cristo» Epilogo. La morte di un apostolo 1. Salvaguardare l’unità de i cristiani 2. Il martirio di Paolo Indice dei testi citati | |
Biografia degli autori | |
Marcus J. Borg, biblista e scrittore statunitense, è membro del Jesus Seminar e docente di Religione e Cultura presso la Oregon State University. John D. Crossan, studioso di archeologia biblica, antropologia, critica testuale e storica nell’ambito del Nuovo Testamento, è tra i co-fondatori del Jesus Seminar. |
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Scheda creata Venerdi' 29 giugno 2018 | |
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