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GIOVAGNOLI AGOSTINO
Sessantotto La festa della contestazione
immagine di copertina
Autore:
GIOVAGNOLI AGOSTINO
Titolo:
Sessantotto La festa della contestazione
Derscrizione:
Editore:
San Paolo / Edizioni Paoline
Data di edizione:
giugno 2018
Pagine:
272
dimensioni cm.:
21,5x14
ISBN13:
9788892214996
Codice:
306768
Collana:
Attualità e storia n. 168
Prezzo:
24.00. Nostra offerta con sconto 5%: € 22.80 *
Disponibilità:
normalmente disponibile per la spedizione in 5 giorni lavorativi
Dati aggiornati a luglio 2020
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GIOVAGNOLI AGOSTINO, Sessantotto La festa della contestazione, San Paolo / Edizioni Paoline in campedel.it
Descrizione
Agostino Giovagnoli
Sessantotto
La festa della contestazione

C’è chi esalta il Sessantotto, identificandolo con la propria gioventù, e chi gli imputa colpe pesanti, compreso il terrorismo rosso degli anni di piombo.
In realtà la stagione della contestazione fu molto breve, dal Free Speech Movement di Berkeley nel 1965 al maggio francese del 1968.
In questo libro se ne raccontano alcuni momenti significativi: la mobilitazione per i diritti civili negli Stati Uniti, le lotte d egli studenti di Sociologia a Trento, la “battaglia” di Valle Giulia a Roma, l’occupazione della Sorbona… E se ne ricostruiscono le radici
Attraverso i canali sotterranei delle avanguardie artistiche come i beat o il rock’n’roll ballato da milioni di persone, i giovani percepirono che, grazie ai nuovi processi di globalizzazione, The times they are achangin’, come cantava Bob Dylan.
Dal conflitto nucleare alla decolonizzazione, dalla lotta contro il razzismo in America del Nord alle rivoluzioni in America del Sud, dalla guerra del Vietnam alla corsa alla conquista dello spazio.

Il Sessantotto è stato un movimento antiautoritario e anti-istituzionale che ha scosso il mondo degli adulti. Ma se ha potuto farlo è perché quel mondo era già in crisi. La contestazione non fu una rivoluzione ma, anzitutto, una festa. Una travolgente esperienza collettiva di incontri con l’“altro” che superavano barriere sociali e culturali o differenze etniche e ideologiche, confini rigidi tra sanità e malattia o separazioni secolari tra pubblico e privato.
Fu una reazione al progressivo svuotamento di legami familiari, sociali, istituzionali e una risposta alle ardue sfide dell’individualismo radicale imposto dalla società consumista.
Preparato da mutamenti profondi, come quelli fatti emergere dal Vaticano II all’interno del cattolicesimo, il Sessantotto rivelò anche un’apertura al trascendente che però non venne compresa e ascoltata.
Scheda creata Lunedi' 9 luglio 2018

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