Descrizione | |
Le 48 leggi del potere by Robert Greene Due brevi brani del testo a testimonianza dell'arte sottile del potere. Un giorno un ascoltatore interruppe Nikita Kruscev nel bel mezzo di un discorso nel quale denunciava i crimini si Stalin. Le’ era un collega di Stalin , disse l’interlocutore, perché non lo fermò? Kruscev , apparentemente, non era riuscito a vedere chi gli aveva posto la domanda e tuonò.”Chi ha parlato? Nessuna mano si levò. Nessuno mosse un muscolo. Dopo alcuni secondi di silenzio teso, kruscev, infine disse con tono pacato. “adesso sapete perché non lo fermai. E il secondo: Proteo il dio greco del mare. Il suo potere deriva dalla capacità di cambiare forma a suo piacimento, a seconda delle necessità. Quando Menelao, fratello di Agamennone, cercò di afferrarlo, Proteo si trasformò successivamente in leone, serpente, pantera,cinghiale, ruscello e albero fronzuto. IL testo a questo punto, propone un parere autorevole: “Insegnare a tutti gli uomini come essere tutte le cose. Un Proteo discreto, scolaro tra gli scolari, santo tra i santi. Questa è l’arte della vittoria su tutti, perché il simile attrae il simile (Aveva ragione di Anne Holt, avvocato e giornalista, quando nel suo ultimo libro La condanna scrisse. ”.il mondo desiderava essere Ingannato.- “http://www.campedel.it/schede/304401.PHP) La recensione Qualcuno è attratto dal potere ma, dopo averlo conquistato con grande abilità, lo perde per qualche errore imperdonabile. Altri, sulla strada del potere , si spingono oltre le proprie possibilità: vanno troppo avanti. Oppure, spesso, rimangono indietro e perdono perché osano troppo poco. E poi ci sono quelli che sanno cavalcare il potere e riescono a utilizzarlo senza sbagliare una mossa: ogni loro gesto, con istintiva intelligenza, è in armonia con le 48 leggi che lo governano. Scrittori e filosofi si sono interrogati lungamente sulle leggi che reggono il potere. Hanno cercato di far affiorare, dai successi e dalle sconfitte di chi ci ha preceduto, indicazioni che possano guidarci nel nostro quotidiano. Disincantato, apparentemente amorale e cinico ma assolutamente realistico e denso di indicazioni: un libro che nasce dall'analisi di trenta secoli di storia del potere, dal pensiero dei più profondi strateghi, dall'esperienza di guerrieri e leader carismatici, conquistatori di nazioni e manipolatori di folle. Spaziando dalla storia all'economia, dalla politica alla psicologia, dalla letteratura alla sociologia, Elffers e Greene si propongono un obiettivo ambizioso: svelare i segreti di quello che Talleyrand definiva "il magistrale gioco del potere", un'arte sottile e impalpabile, ma dagli effetti concreti e, a volte, devastanti. | |
Scheda creata Lunedi' 27 agosto 2018 | |
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