Descrizione | |
Lucien Kroll. Architetture umanizzate Gianmichele Panarelli Contrariamente alla regola delle tre unità del teatro classico, noi cerchiamo la più grande diversità per assicurare la più ricca complessità. Azione, luogo e tempo sono stati reinventati dal Movimento Moderno ingabbiando il tutto in una camicia di forza avvilente. Per ottenere una complessità minima occorre un esorcismo. Accogliere oggetti che non appartengono più al loro uso, alle precedenti forme, ai vecchi colo ri o al superato stile permette di rompere l'omogeneità. Rinunciare all'uniformità. Rinunciare anche agli allineamenti e alle ripetizioni di forme identiche che spesso nascondono oggetti utilizzati da soggetti differenti. L'omogeneità delle regole distrugge la diversità e la cooperazione spontanea di persone diverse che operano per un'azione congiunta. Lucien Kroll Il paziente lavoro dell'architetto Lucien Kroll può essere riassunto in quello che è definito incrementalismo: "Qualsiasi metodo che permette di raggiungere un obiettivo mediante una serie di incrementi graduali, o piccoli passi". Formatosi presso la scuola dell'urbanista Gaston Bardet, dallo stesso ha appreso i primi principi dell'incrementalisme e della vicinitude. Alla base della sua formazione i vari concetti quali la decentralizzazione (tutti i provvedimenti presi in altri luoghi non aiutano a guidare le trasformazioni ma alimentano la disgregazione); il ruolo dell'urbanista che non progetta con dei nastri di asfalto ma con delle linee di forza; l'unità di vicinato, granello di un complesso ammasso; le differenze regionali che possono diminuire per i contatti interculturali, dove l'ecologia si modifica per specializzarsi; l'uso dell'esistente senza dover azzerare ogni volta tutto il precedente. Ecologia, partecipazione, basse tecnologie sono argomenti trasversali e sempre presenti nei progetti di Kroll, temi al centro delle riflessioni dell'architetto belga. L'arte di fabbricare delle architetture abitabili e umanizzate in quartieri ecologici richiede il rispetto dei ritmi biologici degli umani e degli esseri viventi. Rimaneggiato più volte nel corso del tempo, il libro in una logica incrementale è diventato un cantiere aperto, sempre in progress anche se strutturato sui tre temi portanti della ricerca continua di Kroll: paesaggio, partecipazione e tecnologia. Testo non tradizionale, proprio per la particolarità del lavoro di Kroll, aperto a continui aggiornamenti, questo libro vuol essere un piccolo contributo a quello che Kroll definisce un gioioso disordine. | |
Scheda creata Giovedi' 6 settembre 2018 | |
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Dati aggiornati a dicembre 2019
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