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AZZARA' STEFANO
Comunisti, fascisti e questione nazionale
immagine di copertina
Autore:
AZZARA' STEFANO
Titolo:
Comunisti, fascisti e questione nazionale
Derscrizione:
Germania 1923: Fronte rossobruno o guerra d'egemonia?
*Storia moderna e contemporanea
Editore:
Mimesis
Data di edizione:
gennaio 2019
Pagine:
266
dimensioni cm.:
14x21
ISBN13:
9788857552378
Codice:
311825
Collana:
Eterotopie Mimesis
Prezzo:
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Dati aggiornati a maggio 2019
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AZZARA' STEFANO, Comunisti, fascisti e questione nazionale, Mimesis in campedel.it
Descrizione
Comunisti, fascisti e questione nazionale. Fronte rossobruno o guerra d'egemonia?
by Stefano G. Azzarà
pubblicato da Mimesis

Dopo decenni di entusiasmo per la globalizzazione e l'unificazione europea, l'emergere dei movimenti sovranisti e populisti in un'epoca di crisi organica sembra rendere di nuovo attuale la questione nazionale ed evoca la suggestione di un blocco trasversale di contestazione del capitalismo neoliberale e apolide che unisca tutti i "ribelli" della società borghese, lasciandosi alle spalle l'alternativa tra destra e sinistra.
Anche nella Germania degli anni Venti, ai tempi delle riparazioni di guerra e dell'occupazione della Ruhr, questi temi erano all'ordine del giorno.
L'appello di Karl Radek per un fronte unito dei lavoratori, aperto ai ceti medi e alla piccola borghesia patriottica e capace di difendere l'indipendenza del Paese dall'imperialismo straniero, non era però la proposta di un'alleanza totalitaria degli opposti radicalismi estremistici ma la dichiarazione di una furibonda guerra d'egemonia.

Uno scontro ideologico che puntava semmai a bruciare il terreno sotto i piedi al fascismo nascente e a candidare la classe operaia tedesca, sulla scorta dell'esperienza bolscevica e del dibattito aperto nel Komintern da Lenin, alla guida della nazione e della sua rinascita.
La disputa dei comunisti con Arthur Moeller van den Bruck e la Rivoluzione conservatrice tedesca sfata il mito dell'estraneità del materialismo storico agli interessi nazionali.
Tuttavia, al contrario degli odierni equivoci eurasiatisti e socialsciovinisti, attesta l'insuperabile incompatibilità filosofica - prima ancora che politica e morale - tra il particolarismo naturalistico delle destre, con le loro persistenti pulsioni discriminatorie di stampo coloniale, e l'universalismo concreto del marxismo e del suo sogno di un mondo senza guerre.
Scheda creata Martedi' 8 gennaio 2019

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