Descrizione | |
Rémi Brague Sulla religione Collana: P8 Fare il punto sezione: Attualità Trent’anni fa si discuteva di politica quando si voleva rendere serio un dibattito, ma per ridere si parlava di religione. La situazione oggi si è rovesciata: nel migliore dei casi la politica suscita un’impietosa alzata di spalle, ma riguardo alla religione non si ride più. L’inquietudine si insinua negli animi di fronte ad alcune sue forme e alla violenza che talvolta ne discende. In questo libro Rémi Brague evita accuratamente la psicologia e la sociologia del fenomeno religioso per indagare ciò che fa di una religione quello che è; ciò che fa in modo che i cristiani siano cristiani, gli ebrei ebrei, i musulmani musulmani. Questa essenza delle religioni può essere definita come la loro dogmatica, indipendentemente dal fatto che abbia trovato una formulazione esplicita o perfino obbligatoria, o se sia semplicemente presupposta dalla pratica. Brague riflette su ciò che la religione dice di Dio e dell’u omo, ne osserva i rapporti con il diritto e la politica e mostra come essa possa preservare o minacciare ciò a cui l’uomo d’oggi tiene in modo particolare, la sua libertà morale e la sua integrità fisica. Sommario Prefazione. 1. Religione, una parola. 2. 2. Ci sono tanti dèi quante sono le religioni? 3. 3. La matrice biblica del «monoteismo». 4. 4. Religione e ragione. A proposito del discorso di Regensburg. 5. 5. Diritto e religione. 6. 6. La Chiesa e lo Stato sono mai stati separati? 7. 7. Dio e libertà: le radici bibliche dell’idea occidentale di libertà. 8. 8. Violenza e religioni. 9. 9. I libri sacri sono violenti? Origine dei testi. Indice analitico. | |
Scheda creata Mercoledi' 27 marzo 2019 | |
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