Descrizione | |
Francesca Mannocchi Porti ciascuno la sua colpa Cronache dalle guerre dei nostri tempi Collana: i Robinson / Letture «Cosa ne faremo delle migliaia di bambini che vivevano sotto l’Isis?» «Li dovevamo uccidere tutti.» Queste parole raccolte da Francesca Mannocchi durante uno dei suoi reportage di guerra sono l’avvio di una storia che nessuno vuole ascoltare. Una storia commovente e perturbante che per la prima volta dà voce a chi crediamo innocente o colpevole delle violenze della guerra. Un grande romanzo dal vero del nostro tempo. Abbiamo diviso in modo netto carnefici e vittime, l’Occidente e il caos; abbiamo tranquillizzato la nostra coscienza con racconti semplicistici. Abbiamo tracciato un confine tra umano e disumano. Così l’Isis era un mostro sconosciuto che andava annientato, e le terre su cui ha allignato solo delle terre guaste da lasciare al loro destino segnato. Eppure, se avviciniamo lo sguardo scopriamo quanto di irresistibilmente umano è restato do ve abbiamo pensato non ci fosse bisogno di guardare più nulla. Non c’è un solo ritratto in "Porti ciascuno la sua colpa" che non si incida nella nostra mente: le donne vedove di miliziani pronte a essere madri di altri martiri, i bambini dei carnefici dell’Isis accanto ai bambini delle vittime dell’Isis nello stesso campo profughi, i giovanissimi orfani del Califfato che speravano di immolarsi in un attentato e adesso senza una gamba guardano fisso il vuoto, gli adolescenti terroristi che sembrano dei ragazzi di una qualunque periferia del pianeta. Libreria Campedel Professionisti al vostro servizio Acquista | |
Scheda creata Giovedi' 3 ottobre 2019 | |
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