Descrizione | |
Ambiguità, conformismo e adattamento alla violenza sociale Autore: Silvia Amati Sas Contributi: Anna Ferruta, Federico Perozziello Collana: Psicoanalisi psicoterapia analitica Argomenti: Psicopatologie e tecniche per l'intervento clinico - Psicoanalisi e psicologia dinamica Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti All'inizio degli anni Settanta Silvia Amati Sas ha cominciato ad occuparsi in modo pionieristico della cura psicoanalitica di persone provenienti dai Paesi latino-americani vittime di violenza sociale, soprattutto di donne segnate dall'esperienza della tortura morale e materiale. Partendo dal pensiero di Bleger e specificamente dal concetto di "ambiguità", l'autrice ha ipotizzato che qualunque realtà possa arrivare a sembrarci familiare e rassicurante, anche quando non lo è affatto. Ha definito questa malleabilità psichica, sempre presente in ogni soggetto, "adattarsi a qualsiasi cosa". Il libro raccoglie una serie di scritti dalla fine degli anni Settanta ai giorni nostri che toccano i temi più cari all'autrice: il rapporto tra la violenza sociale e l'impegno etico della psicoanalisi, la funzione della preoccupazione per l'altro da proteggere quale meccanismo di sopravvivenza psichica, l'emergere della vergogna all'interno della relazione terapeutica intesa come segnale del recupero del conflitto intrapsichico. Le dinamiche descritte costituiscono un punto di riferimento chiarificatore non solo per tanti altri traumatismi legati a s ituazioni violente devastanti per il soggetto che le subisce, ma mettono anche in evidenza il rischio oggi molto attuale di una deriva individuale e sociale nell'adattarsi a qualunque forma di violenza con cui si ha a che fare rendendola ovvia. Il mantenere un costante impegno etico per l'autrice non si pone mai come modalità esterna alla dialettica della cura, ma è un tutt'uno con essa, assumendo una funzione strutturale e strutturante. Indice Anna Ferruta, Presentazione Federico Perozziello, Introduzione. Silvia Amati Sas. L'impegno etico nella cura psicoanalitica dei sopravvissuti alla violenza sociale Silvia Amati Sas, Premessa. Un filo conduttore Ringraziamenti Parte I. Violenza sociale e sfida etica Qualche riflessione sulla tortura per introdurre una discussione psicoanalitica (1977) Megamorti, unità di misura o metafora? (Perché accettiamo l'inaccettabile) (1985) Recuperare la vergogna (1989) L'ovvio, l'abitudine e il pensiero (1996) Parte II. L'adattamento a qualsiasi cosa, l'oggetto da salvare e la funzione della vergogna Etica e transoggettività (1994) La vergogna in chiave di ambiguità (1991) Sofferenza, dolore e contesti sociali (1991) La modesta onnipotenza (1996) Etica e vergogna nel controtransfert (1992) Parte III. Ambiguità, legame simbiotico e transoggettività L'interpretazione nel transoggettivo: riflessioni sull'ambiguità e gli spazi psichici (2000) La violenza sociale traumatica: una sfida alla nostra adattabilità inconscia (2004) La transoggettività tra contesto e ambiguità (2010) Parte IV. Violenza e funzione psicoanalitica Conformismo sociale e ovvietà del pregiudizio (2010) Estraniazione, dilemma. Il perché di una lettera aperta di Freud (2009) I due fronti della sopravvivenza psichica nella violenza sociale estrema (2016) Libreria Campedèl Professionisti al vostro servizio | |
Scheda creata Sabato 7 marzo 2020 | |
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Dati aggiornati a novembre 2020
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