Descrizione | |
Un insegnante quasi perfetto Ascoltare la relazione per crescere insieme Autori e curatori: Filippo Pergola Contributi: Edoardo D'Orazio, Leonardo Seidita, Giorgio Soverchia Pubblicato da: Franco Angeli Collana: Strumenti per il lavoro psico-sociale ed educativo Argomenti: Strumenti per insegnanti - Psicologia dell'educazione e dell'intervento a scuola - Valutazione, sostegno e riabilitazione nell'età dello sviluppo Livello: Testi per insegnanti, operatori sociali e sanitari. Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti Ogni giorno, entrando a scuola, l'insegnante si trova all'interno di reti di gruppi in cui circolano ansie e desideri, angosce e sogni, conflitti e speranze. Come può affrontare le tante problematiche che si creano con l'allievo, con la classe, con i genitori degli studenti, con i colleghi e con la complessa società? Il rapporto con l'allievo è affettivo prima che intellettivo: le emozioni sono le guide e le organizzatrici della mente. È indispensabile che ciascuno degli attori della scena scolastica comprenda ciò che si agita sia nella propria mente che in quella altrui, così da arrivare a percepire quel fiume carico di messaggi inconsci che configura il gruppo-classe come una mente unica di cui fa parte lo stesso conduttore. Oltre ad un'approfondita analisi delle problematiche che l'insegnante si trova a dover affrontare, il volume propone anche delle metodologie di gruppo come spazio per pensare pensieri e affetti (propri e altrui), per fare i conti con gli scheletri nell'armadio, per integrare zone d'ombra, per intuire nuovi significati e conoscere così se stessi attraverso la relazione con l'altro. L'insegnante, in questo modo, potrà operare una "cura", contribuendo a "metabolizzare" quei contenuti mentali che hanno creato smarrimento e blocco negli allievi o in se stesso (burnout), riuscendo a compiere interventi risolutivi su misura rispetto a BES, DSA, genitori e anche colleghi. Educare è cosa di cuore e quel che più conta è insegnare a vivere: allenare alle incertezze, alle competenze per fronteggiare la complessità dell'esistenza, alla "sim-patia" per tutte le forme di vita, espandendo il proprio senso di comprensione e di punti di vista come antidoto per tutte quelle "patologie sociali" che ci affliggono. Gli insegnanti si ritrovano sovente allievi dall'identità liquida e camaleontica, con un "Io" spesso tanto ipertrofico quanto fragile. Cresciuti come "bambini sovrani", senza i sacrosanti "limiti", sviluppano eccessiva assertività, che poi porta, paradossalmente, a impotenza, vergogna e angoscia sociali, da cui apatia, dipendenze, condotte suicidarie, disturbi alimentari, iperattività, rabbiosità. Rimane l'insegnante ad arare e seminare il campo di giovani menti, con autorevolezza ed empatia, per far vivere la scuola nel suo significato originario di "tempo libero per sé", facendo sentire ogni allievo un "committente", cittadino del mondo consapevole e attivo, riacceso di desiderio e speranza. Così, ogni insegnante può operare una clinica del sociale, cambiando il mondo... un allievo alla volta. Libreria Campedèl Belluno | |
Scheda creata Sabato 26 settembre 2020 | |
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Dati aggiornati a settembre 2020
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