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MOLIERE
L'avaro
immagine di copertina
Autore:
MOLIERE
Titolo:
L'avaro
Derscrizione:
Introduzione e traduzione di Rosa Anna Rita Costanzo
*Teatro *Letteratura classici
Editore:
Foschi
Data di edizione:
novembre 2020
Pagine:
107
dimensioni cm.:
13x19,5
ISBN13:
9788833200996
Codice:
330769
Collana:
I classici Foschi editore
Prezzo:
11.00. Nostra offerta con sconto 5%: € 10.45 *
Disponibilità:
disponibile
Dati aggiornati a dicembre 2020
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MOLIERE, L'avaro, Foschi in campedel.it
Descrizione
L'avaro
Molière
pubblicato da Foschi (Santarcangelo)
Introduzione e traduzione di Rosa Anna Rita Costanzo

L'Avaro è una commedia in cinque atti, rappresentata per la prima volta il 9 settembre 1668 al Palais-Royal con Molière nel ruolo di Harpagon e Armande Béjart in quello di Mariane, che si ispira all'Aulularia di Plauto. All'inizio non ebbe molto successo, forse per l'insolito uso della prosa in una commedia lunga o per il trionfo pressoché insuperabile dell'opera di Molière Il Tartuffo. In tutta la commedia l'ilarità quasi amara, perché l'avarizia vince su tutti i sentimenti: sull'amore filiale, sull'amore paterno e sull'amore romantico. Divertenti sono i dialoghi in cui l'essere avaro è presentato come il sintomo di una malattia. Nonostante l'evoluzione dell'intrigo della pièce, il vizio non viene mai corretto e l'avarizia trionfa fino all'ultima pagina.
"Con quello che indossate dalla testa ai piedi ci si potrebbe vivere di rendita. Ve l'ho detto cento volte, figliolo, il vostro modo di fare non mi piace: vi date arie da principe e per andar vestito così dovete per forza derubarmi".

Libreria Campedèl
Belluno



l'autore
Molière (1622-1673), pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin, nasce a Parigi nel gennaio del 1622 e cresce in un ambiente di ricchi commercianti e artigiani. Studia presso il gesuita Collège de Clermont e si laurea in diritto, ma comincia ben presto a frequentare gli ambienti teatrali e l'attrice ventiduenne Madeleine Béjart. Insieme alla do nna, Joseph e Geneviève Béjart fonda la "Compagnie de l'Illustre Théatre" che però, ricoperta di debiti, porta l'uomo in prigione e viene sciolta nel 1645. Molière si unisce poi, insieme ai Béjart, alla compagnia teatrale itinerante dei "Comédiens du seigneur due d'Epernon" di Charles Dufresne e nel 1646 lascia Parigi viaggiando per tredici anni. Al suo ritorno è un uomo di teatro a tutto tondo (attore, direttore, autore) e a Lione ha inoltre scoperto la Commedia dell'Arte, a cui si ispira per le sue farse, apprezzate in particolare modo dal re Luigi XIV. Tra le opere di maggiore successo, oltre L'Avaro (1668), ricordiamo La scuola delle mogli (1622), Il Tartuffo o l'impostore (1664), Don Giovanni (1665), Il misantropo (1666) e Il malato immaginario (1673).
Scheda creata Mercoledi' 2 dicembre 2020

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