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Giulia Simone e Adriano Mansi Alla prova della contemporaneità Intellettuali e politica dall'Ottocento a oggi A cura di Carlo Fumian. PATAVINA LIBERTAS Una storia europea dell’Università di Padova (1222-2022). Presentazione di Rosario Rizzuto e Annalisa Oboe Pubblicato da: Donzelli Progetti Donzelli «L’ottocentesimo anniversario è un’opportunità per riconsiderare il ruolo dell’Ateneo nella creazione e diffusione del sapere e valorizzare la dimensione internazionale che gli fu propria fin dalla fondazione nel 1222. Una narrazione lunga otto secoli che affidiamo alle nuove generazioni con l’auspicio che l’università conservi il suo ruolo centrale nella costruzione di un mondo sano, libero, democratico e sostenibile». Dalla presentazione dell’opera di Rosario Rizzuto e Annalisa Oboe Otto secoli di vita di una grande università racchiudono senz’altro tesori umani, culturali e sociali che è opportuno e necessario illuminare, raccontare, lasciar rivivere. Soprattutto se questi secoli scorrono in una città relativamente piccola, creando rapporti speciali e storicamente originali. È la doppia vita dell’Università di Padova e dell’Università in Padova, una storia di compenetrazione, non sempre pacifica o scontata, che ben affiora in questo volume dedicato all’età contemporanea, quando l’Ateneo si configura non solo come un centro propulsore per il progresso della conoscenza umanistica e scientifica, ma anche come fucina di pensiero e azione politici. Se in età liberale l’Università è centro generatore di élites professionali e politiche di rango nazionale, nonché uno dei nuclei dell’irredentismo, a ridosso del primo conflitto mondiale essa è fulcro della mobilitazione interventista. Durante la dittatura diviene roccaforte fascista – segnata dall’espulsione di professori, studenti e tecnici falciati dalle leggi razziali – ma anche sentinella antifascista, incarnata nella figura del rettore Concetto Marchesi. E poi, oltre al coinvolgimento di tanti studenti e professori nella Resistenza, il ruolo decisivo dell’Università nella lotta di liberazione del Veneto. Dalla fine degli anni sessanta fino ai primi anni ottanta lo stragismo di estrema destra e il terrorismo del «partito armato» sconvolgono Padova, e l’Università in particolare, che ne diviene una sorta di laboratorio politico; eccezionale è d’altronde la risposta intellettuale, con il grande contributo dato proprio dall’Ateneo patavino alla «comprensione» del fenomeno terroristico italiano. Negli ultimi trent’anni la dimensione scientifica e «intellettuale» riprende nuovamente vigore, nel quadro di una sequenza di trasformazioni economiche, politiche, tecnologiche e culturali che sollecitano enormemente le strutture tradizionali delle università, sospingendo quella di Padova, in prima fila tra i grandi atenei in Italia sul piano della ricerca e della didattica, sulla via di sempre più marcate sfide internazionali. Libreria Campedèl Belluno | |
Scheda creata Martedi' 23 febbraio 2021 | |
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