Descrizione | |
Con i suoi «racconti partigiani», scritti con un linguaggio asciutto, propenso più a scuotere che a commuovere, Tina Merlin mostra il lato popolare, meno eroico della Resistenza. Giovani donne, ragazzi non ancora adolescenti, comunità intere si strinsero allora attorno agli «uomini della montagna», in un agire collettivo che era di salvaguardia delle loro vite, della terra che abitavano, della libertà e della giustizia che rivendicavano. Il prezzo fu altissimo, ma la consapevolezza che quella lotta riguarda va tutti, e che pertanto bisognava esserci, superò ogni paura, instillò lucidità e coraggio e, a cose fatte, orgoglio e intima convinzione di aver contribuito a mostrare un'altra Italia. Quella che si presentò nei corpi martoriati, appesi ai lampioni o buttati nei fossi, nei muri anneriti delle case bruciate, nelle sofferenze degli internati e deportati, tra la gente semplice, tenace e decisa non solo a liberarsi dall'oppressione nazista ma a farla, dopo, quell'Italia, davvero nuova. | |
Scheda creata Martedi' 14 marzo 2023 | |
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