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DUMMETT MICHAEL
Origini della filosofia analitica
DUMMETT MICHAEL, Origini della filosofia analitica
DUMMETT MICHAEL, Origini della filosofia analitica
Autore:
DUMMETT MICHAEL
Titolo:
Origini della filosofia analitica
Descrizione:
Editore:
Einaudi
Data di edizione:
febbraio 2001
Pagine:
0
Dimensioni cm.:
11,5x19,5
ISBN13:
9788806152864
Codice:
138755
Collana:
Saggistica letteraria linguist 77
Prezzo:
Disponibilità:
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Dati aggiornati a febbraio 2001
0 - 22 1415
Lingua
Italiano
Allegati:
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La collana Saggistica letteraria linguist
Piccola biblioteca Einaudi. Saggistica letteraria e linguistica
Contributi di Eva Picardi. Traduzione di Eva Picardi. Indice Introduzione di Eva Picardi. Prefazione. I. La storia dei pensatori e la storia delle idee. II. La svolta linguistica. III: Verità e significato. IV. L'estromissione dei pensieri dalla mente. V. L'eredità di Brentano. VI. La concezione del significato di Husserl. VII. Senso e riferimento. VIII. Noemata e idealismo. IX. Frege sulla percezione. X. Afferrare un pensiero. XI. Husserl sulla percezione: la generalizzazione del significato. XII. Proto-pensieri. XIII. Pensiero e linguaggio. XIV . Conclusione: metodologia o materia d'indagine? - Appendice. Con l'autorevolezza e insieme la capacità di problematizzazione del grande studioso, Dummett affronta una ricostruzione dei fondamenti della filosofia analitica in quello che ormai è un classico della filosofia contemporanea e che, rispetto alla prima edizione italiana (il Mulino), viene riproposto in una nuova traduzione, con due nuovi capitoli e un'intervista all'autore La tendenza, oggi dominante, a qualificare "anglo-americana" la filosofia analitica stravolge completamente il contesto storico da cui trae origine e alla luce del quale essa potrebbe dirsi piuttosto "anglo-austriaca" che "anglo-americana". L'Europa centrale fu percorsa durante tutto l'Ottocento da molte correnti filosofiche diverse: piu d'una di esse contribu¡ alla formazione della filosofia analitica che, prima dell'ascesa al potere di Hitler, poteva considerarsi pi£ un fenomeno dell'Europa centrale che un fenomeno britannico. Husserl è il fondatore della scuola fenomenologica, Frege il "nonno" della filosofia analitica: eppure, uno studente che intorno al 1920 si fosse accostato alle opere di entrambi non avrebbe scorto solo differenze, ma anche profonde somiglianze. La domanda al centro di questo libro è: quale piccola tessera nel pensiero di ciascuno si ingigant¡ fino a generare fisionomie filosofiche cos¡ diverse? La risposta di Dummett è che, mentre per quei filosofi che, come Wittgenstein e Carnap, costruirono sulle fondamenta gettate da Frege, la "svolta linguistica" fu il passo naturale da compiere per rendere conto dell'oggettività dei contenuti di pensiero, né Husserl né i suoi seguaci percorsero questa via. Osservata pi£ da vicino e con l'occhio rivolto al dibattito in corso nella filosofia della mente, la posizione di Husserl, cos¡ come Dummett la ricostruisce in questo celebre saggio - qui presentato in una nuova edizione ampliata e completamente ritradotta -, potrà sembrare ad alcuni assai pi£ convincente e lungimirante di quella di Frege - una ragione in pi£ per rileggere con occhi nuovi l'opera di questi due filosofi.

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