Nicola Abbagnano fu uno dei primi filosofi a svolgere in Italia, sin dai tardi anni trenta, i temi dell'esistenzialismo, a importare nel nostro paese le correnti d'avanguardia della filosofia contemporanea e a sviluppare una polemica serrata nei confronti dello spiritualismo e dell'idealismo predominanti nella cultura italiana. Introduzione all'esistenzialismo, pubblicato nel 1942, rielabora i temi fondamentali dell'esistenzialismo europeo, attingendo a Heidegger e a Jaspers. Il nodo centrale di questo saggio, grande classico del pensiero novecentesco e contributo innovativo per il dibattito filosofico moderno, è che la filosofia, come lavoro di indagine, deve fondarsi sull'analisi dell'esistenza dell'uomo, intesa come il suo modo di essere nel mondo. Essa, secondo Abbagnano, non deve avere l'universalità astratta della scienza, ma deve riguardare l'uomo in quanto essere chiamato a una scelta, a una responsabilità nei confronti di se stesso e del proprio destino. Alla filosofia, lontana dalla teoresi, l'uomo deve chiedere come costruire se stesso senza disperdersi. Sommario Prefazione La filosofia come esistenza L'esistenza come sostanza L'esistenza come problema L'esistenza come libertà L'esistenza come storia Esistenza e natura Esistenza e arte | |
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