"Dovremmo tenere sempre presente che possiamo sbagliare e dovremmo avvertire la grande responsabilità di dire ciò che vogliamo, nel modo più chiaro possibile. Con questo non voglio incoraggiare un atteggiamento dubbioso. Un atteggiamento del genere ci fa indulgere alle autogiustificazioni. No, io sostengo il razionalismo critico, non il dubbio. Sostengo l'autocritica non l'incertezza e gli ondeggiamenti. [_] Sostengo che dovremmo essere critici [_] sempre sapendo che non esiste l'argomento conclusivo. [_] La teoria di Newton è una delle più belle mai inventate, ma la teoria di Einstein, che la contraddice, è ancora più bella. Einstein e Newton non hanno mai creduto che le loro teorie fossero conclusive. [_] Il punto fondamentale della mia filosofia è che la conoscenza scientifica è veramente quanto di meglio possiamo avere. Ciò nonostante noi non siamo in grado di sapere dove sia la verità. Questo modo di considerare la scienza venne giudicato rivoluzionario quando la proposi la prima volta. Oggi è diventato quasi un luogo comune." (Karl Popper, 1981) Karl Popper, Diritto d'errore, Armando, Roma 2002, p. 70. Il testo selezionato è tratto da un'intervista Karl Popper Realizzata da Corrado Augias e pubblicata sulla rivista "Panorama" nel 1981. | |
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