<> - Alla fine del IV secolo, il colto avvocato Sulpicio Severo , entusiasta ammiratore del monaco Martino, vescovo di Tours, evangelizzatore delle Gallie e grande taumaturgo, scrive una biografia del proprio campione ancora vivente per difenderlo dagli attacchi dell'alto clero gallo-romano, che da sempre avversa questo pastore dal passato militare e dalla condotta austera. "La vita", per l'eleganza letteraria, l'originalità della composizione e l'abilità con cui sa rimodulare temi delle coeve celebrazioni dei monaci dell'oriente, si afferma da subito come un best-seller della spiritualità cristiana d'occidente. Celeberrimo tra tutti e ampiamente ripreso dalla iconografia è l'episodio con cui Martino con la spada taglia in due il mantello per offrirne parte ad un povero ignudo. Lo scritto, che lungo tutto il medioevo conobbe una fortuna superiore a quella di qualunque altra opera del medesimo genere, rappresenta un testo chiave della cultura europea e un documento biografico e agiografico di eccezionale rilievo, anche per la capillare diffusione che il culto del santo ha avuto sino ai nostri giorni in occidente, con migliaia di luoghi di culto a lui dedicati. L'introduzione del volume si caratterizza per un originale esame della struttura compositiva dello scritto e per una dettagliata analisi del lessico e della lingua di Sulpicio. Il testo latino, accompagnato da una elegante traduzione italiana ( fronte pagina), è frutto di una nuova complessiva riconsiderazione della tradizione manoscritta e offre un apparato di varianti ben più ricco di quello recato dalle precedenti edizioni. Un agile commento consente di approfondire le questioni storiche ed esegetiche poste dall'opera. Il lettore dispone infine di una vasta bibliografia e di numerosi indici.
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